La salvia (Salvia officinalis) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Il suo uso come pianta aromatica è ben conosciuto fin dall’antichità e sono molte le ricette tipiche che si avvantaggiano del suo inconfondibile aroma.
Pochi invece conoscono le proprietà curative della salvia, una piantina dalle doti antisettiche, antinfiammatorie, diuretiche e ipoglicemizzanti.
Le propriatà curative della Salvia
Le proprietà curative della salvia sono davvero notevoli. Senza scendere in dettagli tecnici da botanico mi limito a dire che le sue foglie (la parte più comunemente utilizzata sia in cucina che in cosmetica) contengono diversi flavonoidi tra cui spicca la luteolina che ne spiegherebbe l’uso tradizionale per la cura e l’attenuazione di diversi disturbi femminili come la sindrome premestruale o le vampate di calore durante la menopausa.
Sempre ad interesse del pubblico femminile sembra che alcuni principi contenuti nell’olio essenziale della salvia favoriscano, in soggetti che soffrono di amenorrea, la comparsa del ciclo mestruale.
L’olio essenziale di salvia contiene tujone, cineolo, borneolo, linalolo, e beta-cariofillene.
In particolare il tujone ed altri chetoni sembrano avere sull’uomo un effetto neurotossico, è per questo motivo che la salvia non è entrata nell’uso alimentare come una qualsiasi altra insalata e perché il suo olio essenziale per uso interno dovrebbe essere usato solo sotto prescrizione e controllo medico (si veda anche più avanti i risultati di promettenti studi su queste sostanze).
Ciò detto l’uso della salvia per “insaporire” i nostri piatti ha una tradizione millenaria da cui si derivano molti vantaggi. Nonostante la lista degli effetti benefici di questa pianta siano lunghissimi personalmente ne apprezzo in particolare alcuni.
Per digerire e disintossicarsi
Un buon infuso di salvia è il toccasana per rimettere il nostro stomaco in carreggiata dopo un pasto particolarmente pesante. Per chi ancora usa mangiare cerali e frutta insieme la salvia potrebbe essere un buon alleato per superare l’impasse di una digestione rallentata. La sua azione diuretica aiuta il corpo a “ripulirsi” più rapidamente, quindi bevendo un po’ più del solito e avendo l’accortezza di farsi un buon infuso di salvia potremmo superare elegantemente appuntamenti impegnativi con la tavola.
Per tenere a bada gli zuccheri
Personalmente tra le innumerevoli proprietà curative della salvia a cui mi sono affezionato c’è senza dubbio quella ipoglicemizzante. In ambito erboristico ho visto proporre questa pianta come rimedio naturale per ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Sebbene questo sia l’effetto confermato da diversi studi, quello che ho percepito io è anche una migliore capacità dell’organismo di tenere costante il livello di zuccheri nel sangue. Può darsi che l’effetto da me riscontrato dipenda dal fatto che ho usato spesso la salvia in abbinamento con altre piante officinali o spezie con effetti simili come ad esempio la cannella (di cui ho già scritto qui).
Un toccasana per l’apparato respiratorio
Grazie alle proprietà antisettiche e balsamiche del suo olio essenziale la salvia è particolarmente indicata per curare diverse forme di affezioni dell’apparato respiratorio. Fermo restando che il parere medico è insostituibile mi sono travato ad usare questa preziosa piantina per la cura di raffreddore e tosse (con catarro).Per la faringite ho trovato utile preparare un infuso mettendo una manciata di foglie in circa mezzo litro di acqua bollente e lasciando riposare per un quarto d’ora. Passato questo tempo ho lasciato stiepidire aggiungendo poi un cucchiaino di aceto e uno di miele. Una volta freddo ho usato il composto per fare gargarismi più volte al giorno. Personalmente dopo ogni gargarismo ho sempre sputato il decotto anche se, leggo su più fonti, molti sono soliti bere piccole quantità di questa soluzione.
Una memoria super!
Quella di migliorare la memoria è una delle caratteristiche che fin dall’antichità l’erboristeria ascriveva a questa piantina. Francamente non saprei dire se il mio cervello funziona meglio grazie all’uso di salvia o se da vecchio non mi ammalerò di Alzheimer per aver usato questa piantina, di sicuro però quello che posso scrivere è che in uno studio dell’università di Northumbria (Newcastle), in Inghilterra queste proprietà attribuite alla salvia sono state in larga parte confermate.
Durante questo studio ai 135 soggetti adulti (divisi in tre gruppi di 45) sono state somministrate rispettivamente capsule contenenti estratti di Salvia officinalis, Salvia lavandulaefolia e oli inerti. Sottoposti ad alcune prove di memoria i soggetti che avevano ricevuto gli estratti di salvia hanno raggiunto risultati migliori nei test che misuravano specifiche capacità mnemoniche (in particolare quella di ricordare serie di parole).
Secondo i risultati della ricerca questo sorprendente effetto potrebbe derivare dalla capacità che alcuni costituenti dell’estratto di salvia avrebbero nei confronti dell’acetilcolina, o meglio di un enzima responsabile della sua degradazione a livello cerebrale. Proprio la diminuita quantità di acetilcolina riscontrata nel cervello dei malati di Alzheimer avrebbe indotto gli studiosi a sospettare che ci possa essere una correlazione positiva tra l’assunzione di oli essenziali di salvia e la prevenzione della malattia di Alzheimer.
Personalmente, se da un lato sono affascinato da questa prospettiva, dall’altro non posso fare a meno di notare che l’intera ricerca è stata finanziata dalla Oxford Natural Products, che produce per l’appunto prodotti naturali.
Per i più curiosi che masticano un po’ di inglese consiglio l’articolo (purtroppo a pagamento) in cui si parla di questa ricerca: “Differential effects of the aromas of Salvia species on memory and mood”