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Semplice, è vitamina C!

Tutti gli esseri viventi in un modo o nell’altro si evolvono adattandosi, per quanto possibile alle mutate condizioni ambientali e, l’uso della vitamina C da parte degli organismi biologici complessi non fa eccezione. Questo processo però non sempre risulta lineare e a volte succede che gli organismi perdano capacità assai utili. Per l’uomo è il caso della vitamina C che, a differenza di moltissimi altri animali, non siamo più in grado di sintetizzare autonomamente ma che dobbiamo assumere attraverso il cibo.

Un po’ di storia della ricerca

Ricostruzione 3D della molecola di Acido Ascorbico

Ricostruzione 3D della molecola di Acido Ascorbico. Immagine da: https://it.wikipedia.org/wiki/Acido_ascorbico#/media/File:L-ascorbic-acid-3D-balls.png

Da questi presupposi e, dall’idea che tutta la popolazione umana soffra oggi di forme subacute di mancanza di vitamina C, si sono mossi a più riprese le ricerche di alcuni studiosi del secolo scorso. Partendo da Frederik Klenner che, alla fine degli anni ’40 in un celebre articolo dichiara di aver curato 60 casi di poliomielite bulbare, con Vitamina C ad alte dosi, somministrata contemporaneamente per bocca, per intramuscolo e per via endovenosa.
Successivamente negli anni ‘70 il due volte premio Nobel Linus Pauling insieme a Ewan Cameron sostennero la validità della Vitamina C nella cura del cancro. Come con tutte le affermazioni potenzialmente rivoluzionarie le reazioni si polarizzarono su due fronti: gli entusiasti e i detrattori. Dalle idee che Big Pharma orientasse in maniera strumentale le cure oncologiche verso i chemioterapici per garantirsi sempre più ampi margini di profitto alle entusiastiche dichiarazioni di gruppi di ricerca che affermavano di aver individuato cure anti-cancro “naturali” sono passati quasi cinquanta anni e ancora non è stata scritta la parola fine su questa diatriba.
Questo articolo dunque non ha finalità così ambiziose (ne chi scrive potrebbe portare evidenze specifiche in un senso o nell’altro) e, fatte queste doverose premesse, si occuperà di descrivere gli effetti positivi che si possono riscontrare assumendo quantità relativamente importanti di vitamina C.

Un articolo dedicato al benessere e alla salute piuttosto che alla malattia.

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La cannella – utile sì, magica no!

Conosciuta ed usata fin dall’antichità da Greci e Romani, la cannella è usata oggi soprattutto per il suo inconfondibile aroma. Dolci ma non solo sono i suoi usi più frequenti. Personalmente la uso spesso con le uova ed il cocco in scaglie per prepararmi la colazione ma questo lo racconto meglio nel box della ricetta.

Per i più curiosi consiglio di consultare wikipedia:

“La cannella o cinnamomo (Cinnamomum verum J.Presl, sin. C. zeylanicum Blume) è un albero sempreverde delle famiglia delle Lauracee[1], originario dello Sri Lanka…”.

Le Virtù della Cannella

Pochi invece sanno che la cannella ha proprietà utili per chi vuole avere una alimentazione sana. Oltre a favorire la digestione (stimola la produzione di tripsina) la cannella ha azioni antiossidanti e, cosa forse ancora più importante, capacità di influenzare il metabolismo degli zuccheri moderando i livelli glicemiccannellai nel sangue. Questo non significa che una spolverata di cannella si può sostituire alla terapia farmacologica di un diabetico (anche se va detto che ci sono buone evidenze che l’uso di un mix di spezie e alimenti uniti ad una dieta low-carb possa ripristinare nel medio periodo la sensibilità insulinica di soggetti diabetici).

Su questo ultimo punto in particolare sembra concentrarsi la ricerca che vedrebbe nella cannella un valido alleato contro il diabete. Per chiarezza va detto che i dosaggi dei principi attivi degli estratti riportati negli studi sono di gran lunga più elevati di quelli che si potrebbe mai raggiungere con un uso culinario. Per questo non trascuro di insaporire molti dei piatti che cucino con questcannella_in_polverea spezia ma non mi faccio illusioni in merito al fatto che l’uso di questa spezia mi metta automaticamente al riparo dai picchi glicemici (per quello cerco di scegliere con cura quello che mangio!).
Inoltre per chi pensa di fare un uso smodato di cannella va saputo che la cannella contiene piccole quantità di cumarina una sostanza che ad alti dosaggi può risultare moderatamente tossica per fegato e reni. Continua a leggere

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